Questo grafico illustra la rapida crescita del numero di canzoni caricate sui Fornitori di Servizi Digitali (DSP) in base ai loro Codici Internazionali di Registrazione Standard (ISRC). I dati mostrano un trend storico dal 2018 e proiettano la futura crescita fino al 2028.
Ecco un’analisi delle informazioni presentate:
Tendenza osservata (2018-2023): a partire dal 2018 con 16,4 milioni di canzoni caricate, c’è stato un aumento costante del numero di canzoni ogni anno, raggiungendo un osservato 34,1 milioni nel 2022. C’è un’annotazione che indica che il 2023 è sulla buona strada per raggiungere 40,4 milioni di canzoni.
Tendenza proiettata (2024-2028): il grafico proietta che, se l’attuale tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 20% continua, il numero di canzoni caricate annualmente crescerà da 48,5 milioni nel 2024 a 100,5 milioni entro il 2028. In particolare, ciò equivarrebbe a circa 275.000 canzoni caricate ogni giorno nel 2028.
Le implicazioni per l’industria musicale potrebbero essere raccolte in questi punti:
Volume numerico della musica: c’è una esplosione nel volume di musica che viene creata e resa disponibile sui DSP. Questo potrebbe portare a una maggiore concorrenza tra gli artisti per l’attenzione degli ascoltatori.
Scoperta musicale: con un numero così vasto di canzoni, la scoperta e la cura della musica diventeranno ancora più cruciali. Gli algoritmi e la cura umana giocheranno un ruolo significativo nell’aiutare gli ascoltatori a trovare musica che si allinea ai loro gusti.
Monetizzazione: con l’aumento del numero di canzoni, la sfida della monetizzazione della musica potrebbe intensificarsi per gli artisti, specialmente con la potenziale diluizione dei singoli flussi e dei pagamenti dei diritti d’autore.
Qualità vs. quantità: potrebbero sorgere preoccupazioni sulla qualità della musica man mano che la quantità aumenta. Filtrare il volume per trovare musica di alta qualità potrebbe diventare una sfida sia per i consumatori che per i professionisti del settore.
Artisti emergenti: sebbene la barriera all’ingresso per i nuovi artisti sia più bassa, distinguersi in un mercato così affollato potrebbe essere più difficile.
I dati provengono da Luminate, con gli ultimi disponibili dal secondo trimestre del 2023.