Una foto colonialista

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Alcune foto dovrebbero restare nel cuore e nei social di chi le ha scattate. Perchè le foto rubano davvero l’anima come molte culture credono e creano un legame tra il fotografo e il soggetto. Come quella del medico Erik Jennings Simoes che ha scattato e pubblicato sul suo Instagram questa foto di un figlio che trasporta il padre in Amazzonia, per molti chilometri per farlo vaccinare contro il covid. Molto probabilmente questo ragazzo si stupirebbe di tanto clamore perché chi ha avuto il dono di visitare l’Amazzonia, grandi parti dell’Africa e molti luoghi del sud del mondo, camminare carichi per molti chilometri per andare a prendere un po’ di tapioca, una tanica di acqua o per andare a scuola è cosa quotidiana. La  foto è poi comparsa per molti giorni sulle prime pagine dei media profit italiani. Quella di pubblicare questa foto è una grande azione di colonizzazione, l’ennesima che il sistema capitalistico perpetua da troppo tempo. L’Occidente e il suo modello, ha capito bene che parlare dell’altro, sentirsi solidale ma diverso, difenderne le specificità, considerare il dialogo come un ragionare ponendosi dalla parte dell’interlocutore, è una necessaria forma retorica per dominare l’altro. La filosofia dell’altro, nella geopolitica capitalistica globale attua un’altra forma terribile di colonialismo. Subdolo come pubblicare questa foto.