Bozze di storyboard di comunità

Per avere in mente l’insieme delle attività online di una comunità si può costruire una sorta di storyboard.

  1. In principio
  2. Gruppi di animazione, territoriale e settoriale
  3. Informazione
  4. Contesti
  5. Istanze
  6. Decisioni per il mutuo soccorso
  7. Decisioni che coinvolgono le istituzioni
  8. Progetti operativi
  9. Campagne per sostenere i progetti
  10. Raccolta risorse per realizzare i progetti
  11. Accountability: risorse e risultati

 

  1. In principio sul territorio

La storia comincia dall’azione di un gruppo di persone che mettono insieme un programma e delle idee dettagliate ma aperto al contributo di tutte le persone di buona volontà, disposte a mettere in comune idee e azioni per realizzare quel programma destinato a migliorare il paese. Il gruppo, ovviamente, si deve dare un’organizzazione, un metodo, un coordinamento e una struttura di comunicazione. Tutto questo, finalizzato a fare emergere un programma intelligente, comprensibile, che trova consenso: per poi realizzarlo.

La descrizione della costituzione e degli obiettivi del gruppo principale è il punto di partenza della presenza online. Le notizie su questo gruppo fondatore si aggiornano, dando conto delle varie parti del programma in relazione alle questioni di attualità che emergono.

  1. Gruppi di animazione, territoriale e settoriale

Ogni gruppo di persone disposte a dare una mano prende in carico uno o più temi del programma, approfondendo quanto già sviluppato dalla governance del partito aprendo nuove tematiche, con nuovi punti di vista: sia per quanto riguarda il loro territorio, sia per quanto riguarda il loro settore di attività. Stabiliscono un metodo di lavoro, restano in collegamento con gli altri gruppi, si fanno sentire costantemente nella loro constituency e con il sistema costituito per la governance. Questi a loro volta li aiutano a far valere la loro voce.

  1. Informazione

I gruppi di persone nel territorio e nei settori raccolgono informazioni sui temi toccati dal programma iniziale. Oppure su quanto di altro sembra loro importante. Lo fanno seguendo un metodo fattuale, basato sulla documentazione, la verifica, il rispetto dei dati. In quanto pensano che i fatti siano ciò che le persone hanno in comune. In questo modo raggiungono altre persone, alcune delle quali si attivano proprio allo scopo di conoscere e far conoscere meglio i fatti. E i risultati di queste ricerche vengono comunicati.

  1. Contesti

La capacità dei gruppi più forti dal punto di vista narrativo sarà quella di costruire dei contesti di senso all’interno dei quali vengono valorizzati i fatti scoperti e comunicati dalle persone attive nella raccolta di informazioni. Questi contesti di senso consentono da un lato di sottolineare l’importanza dei fatti, dall’altro di fare emergere esigenze che richiedono un intervento progettuale e programmatico.

  1. Istanze

Dalla consapevolezza generata dall’informazione così emersa e dalla riflessione avvenuta nell’opera di manutenzione dei contesti, emergono problemi da risolvere. E dunque vengono raccolte le istanze relative a ciò che si potrebbe fare. Derivano, queste istanze, dal contributo dei promotori del contesto di senso, incrociato con le proposte contenute nel programma originario dei fondatori, e soprattutto dalla raccolta di opinioni e dalla discussione sulle soluzioni che i cittadini partecipanti riescono a esprimere.

  1. Decisioni per il mutuo soccorso

Le soluzioni proposte vengono aggregate e valutate dai partecipanti con il coordinamento dei fondatori, per garantire la compatibilità delle proposte con il quadro di contesto più complessivo. La prima valutazione può essere quella di decidere se le soluzioni proposte possono essere adottate e portate avanti direttamente dai cittadini.

  1. Decisioni che coinvolgono le istituzioni

Se le soluzioni proposte non possono essere realizzate direttamente dai cittadini ma hanno bisogno dell’intervento delle istituzioni, il percorso di collegamento con queste viene effettuato dai gruppi locali e settoriali con il supporto dei coordinatori. Se le istituzioni comprendono di doversi confrontare con queste questioni, nasce una consultazione.

  1. Progetti operativi

Raggiunta una sintesi sulla realizzabilità e compatibilità di un’istanza e di una soluzione, si progetta l’implementazione. Anche da questo punto di vista i cittadini sono coinvolti. Probabilmente si formano task force operative e si arriva a un piano di lavoro che definisce tempi, risorse, obiettivi del progetto. Nonché le forme di valutazione prevedibili per tenere sotto controllo i risultati del progetto e il loro rapporto con gli obiettivi.

  1. Campagne per sostenere i progetti

Ogni operazione effettuata dai singoli, dai gruppi, dai coordinatori, viene registrata e opportunamente valorizzata nei media sociali, nella home del movimento, nelle varie home di contesto, sui profili dei cittadini. Le tecniche di campagna promozionale sono adottate in pieno, con l’obiettivo di raccogliere risorse per realizzare i progetti. Le attività sul territorio vanno calendarizzate e promosse.

  1. Raccolta risorse per realizzare i progetti e per il mantenimento dell’organizzazione

Le risorse da raccogliere sono probabilmente umane, logistiche e finanziarie.

Le piattaforme di crowdfunding, di reclutamento, di gestione del calendario sono note e si possono usare per questo scopo. Make or buy è la solita scelta. Ovviamente più si riescono a controllare i dati emergenti dall’attività meglio il movimento riesce a conoscere e valutare l’andamento delle sue attività.

  1. Accountability: risorse e risultati

Ogni attività viene monitorata e trasparentemente documentata. Le risorse raccolte, le risorse spese, i risultati ottenuti in relazione agli obiettivi sono costantemente comunicate.

Usando questo storyboard o uno simile si può tenere sotto controllo lo sviluppo del sistema nel suo complesso e contemporaneamente approfondirne i particolari senza perdere di vista l’insieme.