L’odio

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Guardate com’è sempre efficiente,
come si mantiene in forma
nel nostro secolo l’odio.
Con quanta facilità supera supera gli ostacoli.
Come gli è facile avventarsi, agguantare.

Non è come gli altri sentimenti.
Insieme più vecchio e più giovane di loro.
Da solo genera le cause
che lo fanno nascere.
Se si addormenta, il suo non è mai un sonno eterno.
L’insonnia non lo indebolisce ma lo rafforza.

Religione o non religione –
purché ci si inginocchi per il via
Patria o no –
purché si scatti alla partenza.
Anche la giustizia va bene all’inizio.
Poi corre tutto solo.
L’odio. L’odio.
Una smorfia di estasi amorosa
gli deforma il viso.

Oh, quegli altri sentimenti –
malaticci e fiacchi!
Da quando la fratellanza
può contare sulle folle?
La compassione è mai
arrivata per prima al traguardo?
Il dubbio quanti volenterosi trascina?
Lui solo trascina, che sa il fatto suo.

Capace, sveglio, molto laborioso.
Occorre dire quante canzoni ha composto?
Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
Quanti tappeti umani ha disteso
su quante piazze, stadi?

Diciamoci la verità:
sa creare bellezza
Splendidi i suoi bagliori nella notte nera
Magnifiche le nubi degli scoppi nell’alba rosata.
Innegabile è il pathos delle rovine
e l’umorismo grasso
della colonna che vigorosa le sovrasta.

È un maestro del contrasto
tra fracasso e silenzio
tra sangue rosso e neve bianca.
E soprattutto non lo annoia mai
il motivo del lindo carnefice
sopra la vittima insozzata.

In ogni istante è pronto a nuovi compiti.
Se deve aspettare aspetterà.
Lo dicono cieco. Cieco?
Ha la vista acuta del cecchino
e guarda risoluto al futuro.
– lui solo.

Le poesie di Wislawa Szymborska arrivano sempre in soccorso quando ne hai più bisogno.
Arrivano dritte al senso delle parole con cui sono animate. Questa si intitola L’odio e l’ho letta la prima volta sul blog di Giuliano Castigliego. L’autrice la definisce purtroppo una poesia sempre attuale in quanto l’odio da sempre accompagna l’umanità. E purtroppo anche senza contesto, questa era stata scritta durante la guerra in Serbia, perchè la si può leggere come odio fra gli uomini, per il razzismo, per l’orientamento sessuale, politico, religioso e per scopi terribili come la disumanizzazione, la separazione, l’umiliazione, il disprezzo e la violenza. Anche e soprattutto verso le donne.

E’ anche per questo che segnalo il giorno  mercoledì 3 giugno dalle ore 10 alle 12 “Digit.ALL – Young Digital Advocates per un cultura contro il discorso d’odio contro le donne e le ragazze online e offline”. 4 scuole secondarie di II grado di Milano e Torino. 15 classi, oltre 300 ragazze e ragazzi. Sono loro le protagoniste e i protagonisti di Love4Love, la campagna di comunicazione social nata dal lavoro con le classi tra ottobre 2019 e maggio 2020, nell’ambito del progetto Digit.ALL, per accrescere la sensibilizzazione sul discorso d’odio contro le ragazze online e offline.

C’è, nel progetto, un messaggio di speranza, di futuro e magari troveremo proprio li un’altra Wislawa Szymborska.