Succede che nel 2014 Sprint, la terza compagnia di telecomunicazioni negli Stati Uniti con 55 milioni di utenti, un fatturato nel 2013 di 36 miliardii di dollari e 36 mila dipendenti fa un accordo con Uber, network? privato di trasporto con 104 milioni di dollari di fatturato nel 2013, 170 dipendenti sempre nel 2013 e vende nella sua catena di negozi e online abbonamenti, tablet, smartphone e altro brandizzato Sprint con Uber installato e ben in vista. A giugno di quest’anno parte la Copa America di calcio negli USA e l’app ufficiale ha un pulsante Uber accanto a ogni partita in elenco utile per arrivare allo stadio. Sprint avrebbe mai fatto un accordo con una compagnia di taxisti? E la confederazione calcio delle due Americhe? Avere un pulsante su un app scaricata qualche milione di volte che ti rimanda alla tua app costa molto, moltissimo. Non sono riuscito a trovare online gli accordi tra Sprint partner della Copa America, Uber e la Copa America. Non è solo un’ accordo tra company ma è un accordo per rompere equilibri, anche importanti. La sensazione è che le lobby anche nel mondo sharing viaggino molto più veloce delle vecchie lobby del capitale alla faccia della condivisione, del lavoro per tutti e tutte le altre markettate collegate