Mi ha sempre affascinato cercare di capire come funziona il cervello. Un anno fa forse lui ha provato a capire me. E è la prima volta che ne parlo pubblicamente. Una vena dell’ emisfero sinistro è esplosa. Emorragia cerebrale. L’emisfero sinistro è quello più razionale quello che sistema il passato e prepara il futuro, quello della ragione. Il destro è quello delle emozioni. Quello dell’energia. Quello delle relazioni, quello dell’empatia. E sono separati se non per un corpo attraverso cui passano centinaia di milioni di fibre. Sono due cose che fanno e si occupano di cose diverse. Mi tremava un’occhio e lo stesso una gamba, sentivo che stavo perdendo qualcosa ma non capivo quello che stava succedendo e avevo paura, il mio corpo non funzionava più. Non distinguevo più il mio braccio immobile, mescolato con la materia del pavimento. Dicevo alla gamba di muoversi ma non ubbidiva anche lei faceva parte del pavimento. Credo di aver perso conoscenza per pochi minuti e mi sono risvegliato con il rumore di una TAC che stava scandagliando la mia testa alla ricerca dell’emorragia. Provavo a parlare al medico ma quello che pensavo non era la stessa cosa che usciva dalla bocca. Poi il cervello ha iniziato a ribellarsi, sono stato fortunato e dopo qualche giorno coperto di sensori in una stroke unit mi sono ripreso. A distanza di un anno sto ancora cercando di capire perché è successo e cosa posso portare con me di questa esperienza. Ho capito che dovrei iniziare a usare molto di più la parte destra del cervello, certo anche quella sinistra mi è utile :). Ho capito però che io, tutti noi abbiamo la possibilità di scegliere che parte del cervello usare, cosa vogliamo essere e cosa vogliamo fare tutti insieme essere viventi di questa terra. Credo che se iniziassimo tutti noi a usare in profondità i circuiti dell’empatia, dell’amore e della pace, il nostro emisfero sinistro, sarebbe davvero l’inizio di qualcosa, forse di bello.
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