La storia del FBI, trovate molto qui e qui, che chiede a Apple di modificare il sistema operativo degli iPhone per permettere di entrare in un iPhone di un attentatore di San Bernardino segna l’inizio della ricerca di una soluzione del problema. Come sempre tutto parte da una domanda. Si tratta ora di trovare una risposta, una soluzione che non vada contro il diritto alla privacy dei cittadini e il diritto di vivere sicuri. La richiesta dell’ FBI probabilmente è fuori dai confini della legge del Patriot Act, l’insieme di leggi antiterrorismo post 11 settembre, prolungato dal Congresso americano nel 2015 per altri 4 anni. Se fosse stata interna al Patriot Act, Apple avrebbe dovuto obbedire e basta. Ma la domanda è arrivata da una Corte Federale e dall’FBi e per ora pare nessuna legge obbliga Apple a ubbidire. Come sempre si cercano soluzioni nell’emergenza ma molto difficilmente dalle emergenza nascono metodi utili e efficaci. Il Patriot Act ne è un esempio. Secondo il Dipartimento della difesa statunitense nel 2001 c’erano circa 100 terroristi islamici, dopo 15 anni di Patriot Act, i terroristi sono diventati migliaia e il numero degli attentati terroristici è aumentato considerevolmente e così l’insicurezza della comunità. Mentre è diminuita notevolmente la privacy dei cittadini. Reagire alla paura con la paura certo non è la soluzione. Nel 2001 si adottò un metodo sbagliato e pare che, almeno la giustizia si muova ancora con lo stesso sguardo. Ma ci sono segnali positivi. Nel 2005 venne firmato un emendamento al Patriot Act per impedire che la privacy dei lettori nelle biblioteche venisse violata, una violazione della privacy di certo molto inferiore rispetto alla violazione di privacy richiesta dalla corte federale a Apple. C’è speranza. C’è bisogno soprattutto di mettersi intorno a molti tavoli, con molte competenze. Governo, scienza e tecnologia insieme possono ragionare perché è solo guardando a domani, è solo con l’innovazione che si può dare a tutti noi sempre più sicurezza. Per ora intorno a questi tavoli ci sono Apple, Google e la giustizia statunitense. C’è bisogno del resto del mondo, Ue e Un, c’è bisogno di università tecniche e umanistiche, di imprese. C’è bisogno di dialogo, poi di giustizia e di FBI.
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